Gli americani si avvicinano ai grandi vini del Sud Italia
Colangelo & Partners è una delle agenzie di pubbliche relazioni più famose degli Stati Uniti. È composta da un team internazionale di professionisti del vino e degli alcolici, che si occupano di promuovere il mercato per i marchi di alta gamma che vogliono costruire il loro business negli Stati Uniti e oltre.
Colangelo & Partners ha creduto fin dall’inizio nell’importanza di valorizzare la ricchezza dei territori del Sud Italia e dei loro vini, e da due edizioni sostiene le attività del concorso Sud Top Wine.
Abbiamo intervistato Gino Colangelo, amministratore delegato di Colangelo & Partners, sui vini italiani e del Sud Italia e sulle loro attività di promozione negli Stati Uniti. Ecco cosa ci ha detto.
Qual è la percezione dei vini del Sud Italia negli Stati Uniti??
I bevitori americani “esperti” amano i vini del Sud Italia per la loro diversità e per il rapporto qualità/prezzo. I bevitori meno informati pensano che il vino del Sud Italia sia a basso prezzo e ben fatto, ma non hanno un grande apprezzamento per i produttori di proprietà che producono vini di alta qualità. Alcune denominazioni – la Sicilia DOC, ad esempio – stanno facendo un ottimo lavoro di promozione presso gli americani, facendo conoscere i grandi vini del Sud Italia anche ai bevitori occasionali. Ci sono anche produttori di spicco, soprattutto campani e siciliani, che stanno facendo conoscere i loro vini e le regioni del Sud Italia attraverso le loro attività di marketing e comunicazione. Ma c’è ancora molto lavoro da fare.
In termini di importazioni, in che posizione si trovano oggi i vini italiani rispetto agli altri vini europei?
L’Italia è ancora leader tra i vini importati negli Stati Uniti, con circa il 33% di quota di mercato in volume. Questo numero si è mantenuto costante negli ultimi anni. Ma la concorrenza per i vini italiani è molto forte, sia da parte di Paesi europei come Francia, Spagna e Portogallo, sia da parte di altre regioni vinicole (ad esempio il Sud America) e Paesi (come la Nuova Zelanda).
Pensa che ci sia un potenziale di crescita nel consumo di vini italiani e del Sud Italia negli Stati Uniti? Se sì, come spiega il crescente interesse per categorie poco conosciute come queste?
C’è molto spazio per la crescita, soprattutto per quanto riguarda i vini a partire da 15 dollari, che sono quelli in cui il mercato statunitense sta crescendo più rapidamente. Gli americani vogliono scoprire nuove denominazioni di vini italiani provenienti da regioni meno conosciute come la Puglia e la Calabria. Man mano che l’Italia meridionale cresce in termini di destinazione turistica, un numero maggiore di americani scoprirà i grandi vini di queste regioni. È molto importante per le aziende agricole acquisire informazioni (ad esempio, indirizzi e-mail) dai visitatori americani e comunicare con loro una volta tornati negli Stati Uniti. Le comunicazioni digitali e l’e-commerce offrono nuove opportunità ai produttori di piccole denominazioni per coinvolgere i bevitori di vino americani e costruire il proprio marchio.
Cosa fa Colangelo&Partners per diffondere e valorizzare l’importanza dei territori del vino italiano e quanto ritiene che una comunicazione mirata e corretta sia importante per trasmettere adeguatamente la ricchezza di questi territori e facilitare così le vendite sul mercato statunitense?
Non esiste una risposta univoca alla costruzione di un marchio per i vini pregiati negli Stati Uniti. Un solido piano di relazioni con la stampa, che includa il lavoro con i critici di settore e la stampa lifestyle, è fondamentale. Anche gli eventi sono molto importanti, sia a livello commerciale che di consumatori. Avere pagine attive sui social media – Facebook e Instagram, in particolare – è un prerequisito, così come un sito web informativo e aggiornato. È importante anche interagire con i “gatekeepers” (acquirenti al dettaglio, sommelier, educatori) che decidono quali vini finiscono sugli scaffali dei negozi e sulle carte dei vini dei ristoranti. Naturalmente, anche visitare gli Stati Uniti e lavorare con la propria rete di importatori e distributori è fondamentale. Costruire un marchio negli Stati Uniti è un grande investimento di tempo e denaro, ma i frutti sono notevoli per le aziende vinicole che fanno i giusti investimenti e seguono una strategia a lungo termine.
Quale vino del Sud Italia preferisce bere?
Mi piace bere molti vini del Sud Italia. Adoro molte varietà di vini bianchi corposi come il Greco di Tufo e il Cataratto. Amo anche i vini rossi grandi e complessi come il Taurasi e l’Aglianico del Vulture. Ce ne sono troppi da elencare!